Diritto all’oblio in Italia: guida completa 2024

Cos’è il diritto all’oblio?

Il diritto all’oblio è il diritto di una persona di richiedere la rimozione di informazioni obsolete, irrilevanti o lesive che la riguardano da motori di ricerca e siti web. In Italia, trova fondamento nel Regolamento Europeo GDPR (art. 17) e nella giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (sentenza Google Spain, 2014).

Quando si può richiedere la rimozione di un contenuto?

Puoi richiedere il diritto all’oblio se:

• Il contenuto è inaccurato, fuorviante o fuori contesto
• La vicenda è obsoleta (es. condanna penale estinta da anni)
• Non c’è più un interesse pubblico prevalente alla sua diffusione
• Il trattamento dei tuoi dati personali non è più necessario

Attenzione: non si applica a contenuti di rilevante interesse pubblico (es. reati gravi, figure pubbliche).

Diritto all’oblio e GDPR: cosa dice la legge

L’articolo 17 del GDPR (“diritto alla cancellazione”) stabilisce che l’interessato può chiedere la cancellazione dei propri dati personali quando:

• I dati non sono più necessari rispetto alle finalità per cui sono stati raccolti
• L’interessato revoca il consenso
• I dati sono stati trattati illecitamente
• È necessario per adempiere un obbligo legale

Quanto costa esercitare il diritto all’oblio?

I costi variano in base alla complessità:

• Blog/forum: da €500
• Testate locali: da €1.200
• Testate nazionali o Google News: da €3.000

Da Reputa Group, offriamo un audit gratuito e paghi solo se otteniamo la rimozione.

Quanto tempo ci vuole per rimuovere un articolo?

I tempi dipendono dalla fonte:

• Siti non moderati: 3-10 giorni
• Testate giornalistiche: 15-60 giorni (dipende dalla redazione)
• Google: 4-8 settimane dopo la rimozione della fonte